Press "Enter" to skip to content

Einstein aveva ragione, ma pure Star Trek | Andrea Bellati | TEDxPotenza


[Musica]

l’anno scorso 11 febbraio del 2016

la scienza annuncia abbiamo misurato le

onde gravitazionali le onde

gravitazionali sono state per la prima

volta ipotizzate da albert einstein e

nel 1916 cioè cento anni prima ma

nessuno l’aveva mai appunto misurate e

l’abbiamo fatto recentemente grazie alla

misurazione appunto delle onde arrivati

sulla terra dallo scontro tra due buchi

neri è avvenuto un miliardo e 300

milioni di anni fa

i protagonisti di questa incredibile

avventura scientifica che si intravedono

piuttosto bene nello schermo sono due

strumenti fantastici i gemelli league

sono due interferometri sono negli stati

uniti un e louisiana l’altro nello stato

di washington si tratta praticamente di

due tunnel messi ad angolo retto quindi

delle l enormi con un abbraccio di 4

chilometri un raggio laser viene il

separato in due raggi identici

all’incrocio dei due tunnel sparato

lungo i bracci questi tornano indietro

questi due laser vengono confrontati se

la terra subisce uno scossone

gravitazionale perché passa un’onda e

la terra e anche noi ovviamente queste

due bracci in qualche modo si muovono i

raggi che si rincontrano al centro sono

sposati

se tornano uguali non de gravitazionali

se tornano sfasati si onde

gravitazionali

ecco attraverso un grafico si veda

questo per la prima volta abbiamo

misurato l’esistenza di queste onde

ipotizzate cento anni prima

cento anni prima perché perché ci

abbiamo messo così tanto a scoprire una

cosa così pazzesca perché delle

quattro forze fondamentali che godrebbe

un universo della gravità sia per

abbiamo veramente poco mentre

manipoliamo senza problemi la forza

elettromagnetica e le due forze nucleari

la forza forte della forza debole e le

nostre conoscenze sulla gravità non

sono andate molto oltre

a questa leggendaria mela che cade sulla

testa di newton perché è una domanda

strana perché sappiamo così poco della

gravità

un po perché la percepiamo in qualsiasi

momento cioè ci sentiamo pesanti siamo

attratti dalla terra

un po perché è molto debole perché in

fondo basta un minimo sforzo per averne

ragione e vincerla e un po perché

sentite un po forse è l’unica forza tra

le quattro ad avere una natura multi

dimensionale significa che va oltre le

tre dimensioni spaziali più una

temporale che noi viviamo

quotidianamente perché per esempio per

la teoria delle stringhe che attualmente

è la reginetta tra le teorie come

aspirante al titolo di teoria del tutto

cioè la tv che spiega un po come

funziona l’universo se la gravità è

così debole così diffusa e perché va

oltre appunto alla natura multi

dimensionale scioccati significa che ci

sono altri dimensioni

al di là di quelle che noi percepiamo

quanti dimensione o 11 secondo la teoria

dello stile le stringhe 40 secondo altre

resta il fatto che probabilmente ci sono

e sono dappertutto anche mentre noi

camminiamo anche dietro la libreria dove

galleggia matthew mcconaughey in

interstellar una sequenza fantastica che

forse gli ha di fatto vincere fatto

vincere questo film il premio oscar per

gli effetti speciali

ok vediamo come funziona la gravità

immaginiamo di prendere un telo elastico

lo attendiamo per bene li mettiamo in

mezzo un peso questo peso in curva lo

spazio tempo cioè il tessuto spazio

temporale viene incurvato qual sia

soggetto si vede un po gli passa accanto

ne viene attratto o meglio non è che

lì viene attratto ci cada addosso noi

in questo momento stiamo cadendo verso

il centro della terra

la luna in questo momento cade verso il

centro della terra e noi verso il suo

centro

ok per che però noi che abbiamo una

massa e che includiamo lo spazio tempo

lo stiamo facendo in questo momento non

abbiamo oggetti appiccicati addosso

perché lì attraiamo o meglio perché

ci cadono addosso a chi sei e piccini

perché la forza di gravità si

manifesta nel momento in cui ad agire

sono i giganti pianeta e stelle o

addirittura i buchi neri che abbiamo

visto prima questo ragazzo si chiama

carla gb hartfield fisico tedesco non

ringiovanì simo sul fronte belga parti

come volontario proprio mentre scriveva

ad einstein le sue prime supposizioni

sul buco nero e einstein non è detto

che all’inizio lo prese molto seriamente

resto ha fatto che lui fu il primo ad

ipotizzarlo mentre il primo buco nero

della storia del cinema è questo qui

non so se vi ricordate questo film

diversamente giovani forse sì

the black hole è stata la risposta

della disney renda peraltro a guerre

stellari che all’epoca erano stavano

spopolando la disney tira fuori questo

orrendo fin dove i buoni attraversano un

buco nero per sfuggire i cattivissimi

andare da un’altra parte dell’universo

un buco nero e questa è la sua

rappresentazione diciamo artisticamente

più realistica cioè teoricamente

dovremmo vederlo o dovremmo intravederlo

così come lo stato intervenendo voi è

qualcosa che tutti tutt’altro che vuoto

cioè non è attraversabile anzi e

densissimo è talmente pieno di materie

da incurvare appunto quel famoso spazio

tempo fino a un puntino infinitesimale

con una densità infinita con una pira

dita infinita tale per cui neanche la

luce riesce a sfuggire la luce va a

300.000 chilometri al secondo

è la cosa più veloce dell’universo di

più non si può ed è per questo che

appare nero proprio perché la luce non

sfugge ce ne parla in modo stupendo

stephen hawking che è uno dei

principali studiosi dei buchi neri qui

rappresentato in questo film stupendo lo

avete visto da tiri a del tutto da di

redman e il quale appunto è stato uno

dei primi adesso sta tornando indietro

su alcune posizioni ma è stato uno dei

primi a studiarli seriamente ok ma se

non universo nulla si crea e nulla si

distrugge tutto ciò che finisce dentro

un buco nero forse da qualche parte deve

finire e dove finisce

lo stesso einstein ipotizzò l’esistenza

di passaggi multidimensionali o che

connettono diverse regioni dello spazio

detti i ponti di einstein rosen che

funzionano proprio così guardate c’è

un punto d’ingresso c’è un punto di

uscita su spazi tempo perfettamente

ripiegati per farla breve ci vogliono 8

ore per avere da milano in treno fino a

potenza ci avrei potuto mettere un

saltino se imparasse a curvare lo spazio

tempo e facessi coincidere milano con

potenza ecco uscendo proprio dal tinello

di casa io avrei tranquillamente nel suo

piede beh noi ancora ci si arriva e

magari speriamo ho azzeccato tutto a

installa gaza che anche questo sulla sui

wormhole c’è appunto i buchi guardate

un po torniamo alla mela i buchi di

verme il wormhole che appunto sono la

grande speranza per i viaggi

interplanetari perché altrimenti

sarebbe un bel dramma effettuarli nella

scienza ancora non esistono ma esistono

eccome nella fantascienza qui vediamo

ancora la sequenza di interstellar

quando i due protagonisti matthew

mcconaughey è la bellissima anne

hathway

si fanno sparare da un buco nero per

raggiungere la velocità simili a quella

della luce

serve impossibile si sarebbero sciolti

in bottiglia subatomica peccato non

tanto per lui quanto per lei invece per

fortuna non hanno fatto questa cosa

oppure questo è un altro ruolo

cinematografico importante stargate

in questo caso il passaggio si apre

attraverso un manufatto una specie di

anello né magico che connette il nostro

mondo al fanta egitto di questi questi

specie di appunto egiziani alieni un

altro wormhole questo è un po più

interessante dal punto di vista

scientifico perché è quello aperto nel

film contact fincon tac non è una roba

stupidissima perché fu la versione

cinematografica dell’omonimo romanzo di

karas aggancia un astrofisico importante

del secolo scorso

qui vediamo la povera jodie foster che

viene buttata nel warm hall e dopo un

viaggio importante finisce da qualche

parte nell’universo o addirittura da

qualche parte dentro jodie foster

insomma un pò un casino

però il fatto è che questa sequenza

ricorda in modo diciamo appena appena

accennato a quest’altra un po più

famosa

non voglio dire che zemeckis ha copiato

diciamo che se profondamente ispirato

siano 2001 odissea nello spazio

chiaramente torniamo alla scienza

questa è la rappresentazione artistica

proxima b e il pianeta in questo momento

che abbiamo scoperto più vicino alla

terra che ruota intorno a prossima

centauri una stellina una nana rossa

nella costellazione del centauro sta

dall’altra parte non la vediamo da qui a

breve lo faccio vedere perché è vista

da qui poco più di quattro anni luce

significa che in questo momento se un

alieno abitante su questo pianeta ci

guarda se ci vedrebbe come eravamo

quattro anni fa come eravamo che

facevamo non lo so ma loro ci vedrebbero

in quelle questa giornata la vedrebbero

cioè quattro anni ok questo oggetto qui

questo puntino che vedete sfrecciare è

a tutt’oggi il veicolo più veloce

eccolo qui costruito dall’uomo si chiama

new horizon ed è il satellite che ha

raggiunto due anni fa

l’orbita di plutone vi ricordate quelle

immagini bellissime del pianeta col

cuore e quelle plutone ok eccolo qui non

rise onna è molto veloce va a 16 circa

chilometri al secondo

non è poco se dovessimo mandare in your

eyes on su proxima b impiegherebbe 75

mila anni circa ma tanto bene

se non riusciamo ad aprire un wormhole

anche l’oggetto più veloce che abbiamo

costruito fino adesso ci mette 75 milani

vi ricordo che dinosauri si sono estinti

65 mila anni fa

insomma l’ordine di tempo è quella

vabbè allora vediamo se c’è

qualcos’altro

dal punto di vista tecnologico cioè

eccolo qui si chiama black stars choc ed

è un progetto attualmente finanziato da

un magnate russo che a yuri miller ha

dietro l’avallo scientifico di stephen

hopkins è anche il nostro amico

zuckerberg che in questo momento si sta

guardando se lo diano in cosa consiste

si tratta di micro onde grosse come una

mela punto ecco che ritorna con delle

vele molto leggere sparate nello spazio

da queste capsule e spinte ma dei laser

potentissimi che partono tutti insieme

dalla terra gonfiano con i fotoni questi

vele e sperano l’oggettivo ha più o

meno un quinto della velocità della

luce

significa che la sordina riderebbe su

proxima di più o meno in vent’anni

quindi vent’anni per arrivare 4 anni per

ricevere segnale di ritorno anche a una

velocità prossimo di un quinto di

quella della luce

ci impiegherebbe sul pianeta più vicino

24 anni per avere il primo segnale è

poi un botta risposta tano e la sonda di

4 anni per volta po scomodo anche

chattare con la sponda ogni quattro anni

bisogna ricordarsi almeno cosa s’è

detto ok rimandiamo alla fantascienza

perché se quel progetto di prima è

qualcosa di scientifico simile alla

fantascienza ma è la fantascienza è

stata tradotta in modo così

scientificamente corretto come in star

trek tanto da guadagnarsi questa serie

un volume che proprio la fisica di star

trek che spiega come funziona

l’enterprise che vediamo qua nella

versione vecchia e nuova

come funziona interprise questo è il

in pratica il famoso motore a curvatura

non fa altro che creare una depressione

spazio temporale davanti alla

l’astronave e una compressione spazio

temporale dietro quindi si fosse un

enorme onda gravitazionale che

l’enterprise scavalca come una sorta di

surf meno chiaro è invece come funziona

il millennium falco di guerre stellari

perché se è vero che va velocissimo

non sappiamo però quanto vada veloce o

quantomeno non ci dicono perché va bene

vi saluto questa me la mangio dopo [Applauso]

Please follow and like us:

Be First to Comment

Lascia un commento