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Mappe, ponti fra storia e cultura | Maurizio Napolitano | TEDxPotenza


mappe punti fra storia e cultura ma mi

vorrei soffermare sul mio nome

napolitano vengo da trento napolitano a

trento sono un po strano io mi sento

proprio un ponte tra due culture perché

mio padre napoletano mia madre trentina

in più nel mio percorso ho sposato una

cinese in cui parla tedesco trento

qualcuno pensa che si parli tedesco in

aspetto quando è arrivato a trento

l’uscita della stazione trovata e questa

statua la sorte dei tanti alighieri che

è stata fatta in un periodo in cui

trento non era italia perché la gente

parlava italiano perché si sentivano

italiani e tra questi miei concittadini

c’è questo personaggio qua cesare

battisti che come detto ha fatto tante

cose

credeva molto nel fatto che 30 dovesse

diventare italia non voglio raccontarvi

però questa storia vuole raccontare una

cosa che battisti ci ha regalato due run

geografo ha scritto un libro

questo libro a questa mappa la mappa e

del 1115 trento era ancora austria

la mappa in italiano quando l’ho

guardato iniziato a incuriosirmi e

volevo confrontarla con quella che è

poi la 30 di adesso

così ho giocato un po con i dati li ho

creato questa visualizzazione che mi

mostra al passaggio com’era 30 una volta

gli permette di comparare le due storie

e allora questa mappa mi diventa un

ponte tra passato e presente e mi mostra

delle cose a cui non ho mai pensato

non ho mai pensato che via garibaldi via

mazzini personaggi del risorgimento e

credo proprio non potevano esserci

quello che mi interessa adesso spostarvi

se sul presente su quella mappa che c’è

sopra perché la mappa che c’è sopra è

veramente la mappa più aggiornata che

conosco di trento e alla mappa che viene

da un progetto che si chiama open street

map è un progetto che nasce più di

dieci anni fa con l’obiettivo di creare

un bene comune raccogliere dati che

descrivono map

chiunque di voi può partecipare può

disegnare una strada assegnargli un nome

dichiarare il tipo di asfalto inserire

un negozio il numero di piani

dell’edificio

tutto quello che abbiamo inserito

diventa una mappa i risultati sono

perché non voglio star proprio davanti

i dati sono questi questa guerra mappa

di open street map è quella la mappa

che permette avete visto più spesso

online

non mi interessa sapere cuore la più

bella assolutamente

quello che mi interessa è porre

l’attenzione sulla quantità di

informazioni che si sono su questa

perché quella è generosità delle

persone persone che hanno usato il loro

tempo e loro amore per descrivere la

propria città se non sono persone di

potenza sono persone che sono passate

qua che in qualche mossa rimasti colpiti

hanno dovuto lasciare un segno quello

che c’è sulla mappa è solo la punta

dell’iceberg sotto ci sono dei dati che

permettono di rappresentare quella mappa

in tanti modi diversi

e allora ecco che possiamo vederlo ad

acquarello piace non piace è una mia

amica la usa per fare la carta da pacco

dei reali oppure possiamo anche

rappresentare le tre dimensioni per i

dati che ci sono ma non solo

possiamo anche trasformarla per

chiedergli di luisi tutti i punti che ci

sono a potenza oppure di rendere questa

mappa tangibile per aumentare la

dimensione l’esperienza che una persona

può avere la facilità con cui queste

mappe vengono create ha fatto sì che

sia usata tantissimo negli ultimi

militari anche ad una catastrofe abbiamo

bisogno di dati

abbiamo bisogno amata aggiornate le

persone partecipano si confrontano

questi ragazzi quanti a sono un sacco

perché sono ragazzi e kathmandu living

lab un laboratorio che sa kathmandu che

si è preparato sapevano che prima o poi

si sarebbe stato il terremoto

loro sono fuori dal laboratorio di

kathmandu dopo le scosse per paure che

era in altre scosse

così stanno facendo stanno inserendo

dati stanno aggiornando la mappa degli

aiuti umanitari

quello che accade poi è che questo non

soltanto nel caso di catastrofe ma anche

luoghi dove probabilmente non c’è

interesse rappresentarli e stata una

bidonville perché un’azienda dovrebbe

raccogliere dati abi non villa

ma le persone si vivono allora nasce

questo concetto rendere visibile ciò

che è invisibile

una capacità che ampio open street map

e quale tornare sul ponte della cultura

in una città ci sono tante comunità è

un caro amico non si dica che erano nate

o tempestini dopo aver chiacchierato con

lui si parlava del fatto che a prato

siamo forte comunità cinese e della

difficoltà che hanno il cinismo e

comunicare i nomi dei posti dei luoghi

allora iniziati a raccogliere i cinesi

di prato e assieme hanno iniziato a

cambiare i toponimi di prato in cinese

in alcuni casi era proprio nelle

traduzioni precise in altri casi invece

il nome di scuola lingua sanpaolo

scritta in cinese anche se non li se non

lo so quello che è invece è la grande

scuola dove andiamo a parlare italiano

quindi ha unito questa mappa le varie

comunità fra di loro e non è un lavoro

così difficile come può sembrare

vi riporto a trento un po più la di

tra poco

l’importo in un paese che si chiama

vervò che una volta era comune 900

metri

730 abitanti giorno mi chiama chiama

malizia nicola però si trova in val di

non solo mele però il comune ha

lavorato per creare nuovi percorsi hanno

creato dei sentieri

volevo che ci fosse anche l’aspetto

turistico voleva che le persone

conoscessero avevo mappe commerciali

arrivano mostra soltanto la strada poi

scrivono sopra vervò se guardando

intorno per una soluzione di cedono tu

che ne serio quel street ma c’è spicchi

come funziona ci mostri volentieri mi

invitano una sera alle nove di sera vado

nel paese nel bar del paese

venti persone che mi ascoltano il

vecchio del paese responsabile sezione

cacciatori responsabile sentieri varie

persone raccontiamo questo se convincono

ezio e nicola dicono che i mille euro

per il gruppo giovani il gruppo giorno

il verbo al compito di aggiornare la

mappa di averlo 500 euro per le loro

attività 500 euro facciamo un concorso

il concorso e premiare chi sarà il

migliore dopo quattro mesi li chiamano

ne dicono deve decidere che il migliore

e questi sono gli utenti di verbo e di

qua per giorgio come ha fatto un gran

lavoro no piergiorgio non può sempre

nei harlow ma perché no no no

piergiorgio no ma perché poi non

conoscendo le dinamiche tutto non mi

sembrava corretto andare investigare di

più sono andato alla sera la

presentazione ufficiale di questo

progetto

chiedo che piergiorgio comai e mi

l’ex maestra della scuola che ha scritto

un libro sui toponimi della val di non e

tutto questa conoscenza questa cultura

la portata anche dentro per street

mapper regalandola così nuovamente al

mondo pertanto il mio messaggio finale

questo che ciascuno di noi è un ponte

fra storia e cultura

c’è alcuno di noi può condividere la

sua mappa per il bene comune

grazie [Applauso]

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