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Lavorare piú duro o lavorare in modo piú intelligente?


vi trovate incappucciato perché c’è
una diatriba in corso tra quelli che
sostengono che per ottenere un migliore
risultato sul lavoro bisogna lavorare di
più e quelli invece sostengono che
bisogna lavorare in modo più
intelligente ce l’avete presente da un
lato i fanatici del qualunque soluzione
è lavorare di più mettici più lavoro
h24 nel 65 lavoro lavoro lavoro lavoro
dall’altro lato quelli più alla scena
kolles che ti metti lì pensi pensino
poco r’n’b arfè che sta lì ci in
queste ore a leggere ogni giorno si
siede penn stack e all illuminazione
dico la mia piatta piatta subito la
questione è mal posta non è che se uno
lavora duramente allora necessariamente
deve essere un cerebroleso e dall’altro
lato non è che se uno lavora in modo
più intelligente più cerebrale più ce
l’ho con siano allora è uno che non ha
voglia fare una mazza è un mix è
sempre un mix ma voglio dire avete mai
provato a cambiare un pannolino un
bambino piccolo che non solo far
cambiare tu puoi star lì di durezza
quanto vuoi no a cercare cambia lo
chiamano il cambio e non lo cambierei
mai gli devi lavorare in modo
intelligente svirgolare gli un giochino
davanti che lo distrae e poi lavorare
durissimamente per cambiare il pannolino
più velocemente possibile
no lavori intelligente ma duramente
anche sempre questo miss poi dipende
dipende dal momento della vita appena
circostanza contesto magari una è una
mamma a tre ore due ore al giorno di
tempo e come fai a dirgli no lavoro h24
non può lavorare a 20400 ragioni di
tempo e deve lavorare in modo
intelligente ma duramente i quelle due
ore per ottenere everest o quasi
detto ciò pazzesco ci alcune domande
che gli ultimi anni mi stanno aiutando
un sacco a lavorare meglio almeno credo
domanda numero 1 esiste un modo più
intelligente più astuto un modo
migliore per fare quello che sto facendo
e faccio un esempio da giocatore i film
pong e lo so che mi piacciono questi
esempio perché tutti noi siamo un po ci
sta dentro di noi in fondo in fondo da
giocatori ping pong
ho passato degli anni sarà un sacco di
schemi ripetitivi no ping pong fai
questo schema di passi l’unico schemi
aperti cosiddetti 26 ii e tiri delle
grande danza nate a destra e sinistra
queste da tennis giochi da fondo campo e
ti eri un gran dritto un gran rovescio
no il problema
che a ping pong parte tutto la servizio
dalla risposta se tornassi indietro
dedicherei l’ottanta per cento del tempo
servizio e risposta di una cosa più
pallosa più tecnica più di
intelligenza più di geometrie più di
angoli e 20 per cento del tempo invece
questa roba che ti dà più
soddisfazione sono forte tiro le
cannonate ma poi non ci arrivi detto non
ci arrivi miley a meno che tu abbia un
buon servizio è una buona e sport c era
chiaramente un modo migliore per
allenarsi che io non ho fatto modo
migliore più intelligente duro ma al
tempo stesso avrebbe dato un miglior
risultato
seconda domanda che mi pongo sempre a
chi posso delegare questa attività
questa chiaramente funzionato se lavori
in proprio sé per un’altra un casi non
è che uno può dire allora il fatto
questa attività lo delegata a lui no
rifarla tu perché ti tocca siamo al tuo
capo teese mazzola però se tu lavori in
proprio e vero come si usa dire che uno
può fare qualsiasi cosa ma dall’altro
lato non puoi fare tutto non puoi
pensare di crescere da solo l’idea
sempre di a chi posso delle gare come
posso togliermi dall’operatività in
ogni situazione e sempre l’idea che ti
spinge a lavorare meglio almeno a me è
una cosa 12 terza domanda utile quali
sono le mie migliori competenze
faccio un esempio se tu sei un grande e
commerciale e passi il tempo in azienda
a fare l’amministrazione c’è un
problemino li sapere quali sono le tue
competenze e metterle in atto modo più
intelligente più smart di lavorare a
prescindere da quante ore ci metti di
mettere il tuo punto di forza sul punto
debole avversari se il prezzo è di
discorsi ma fanno fanno una grande
differenza da un momento all’altro può
ottieni di più sulle competenze l’ha
detta giusta ancora una volta ancora lui
l’astuto warren buffet che non conta
quanto è grande il cerchio della tua
competenza quello che conta è essere
consapevole del perimetro di restare
dentro al cerchio sta roba comunque
lavorare in modo più intelligente e
chiaro che in azienda un po un casino
perché serva il tuo capito sei fermo
lì nella posizione dell’on
e cosa stai facendo giorgio sta pensando
sto pensando che lavora in modo più
intelligente maggiore bwv quel giorgio
turno demanio e il buffet di scivolate vi subito data lavorabile

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