il nemico numero uno che abbiamo per
produrre il doppio sul lavoro nella
metà del tempo ha un nome e cognome si
chiama multitasking per chi vivesse
sotto una pietra vergo zoccorino il
multitasking e questa tentativo abilità
di dare più cosa è lo stesso tempo ex
ater land il coautore del metodo scrum
che il mito di inizialmente usato per
sviluppare software e poi utilizzato un
po ovunque in qualunque settore
semplicemente massacra serena l’idea del
multitasking
se volete il taglio scientifico basta
sapere che uno studio piccolino ma
carino fatto a londra in 2500 dimostra
quello che già i nostri nonni sapevano
da una vita che non siamo bravi a fare
due cose contemporaneamente il nostro
cui che nel caso di molti che ascoltano
già davvero molto basso crolla
drammaticamente se facciamo più cose
contemporaneamente
sapete quando si dice che noi uomini non
riusciamo neanche a camminare mangiare
la città insieme
ecco esattamente così per le donne
funziona un pò meglio perchè riescono
multitasca re meglio siete abituate
d’altronde amiche mie
qui frugoli le cose al menate ma noi
uomini se proviamo a fare due robot
insieme è un disaster per come funziona
il nostro cervello trogloditico
ma bandiamo le ciance e facciamo un
esperimento pratico deve penna carta
calamaio e un cronometro
provo a fare questo test molto semplice
parola scrivere uno di fianco all’altro
un numero un numero romano è una
lettera esempio 11 romano a 22 romano di
33 romano c e vai avanti fino a 20
cronometrati e 24 ci metti mai fatto che
ora prova a fare la stessa identica cosa
ma vai in fila uno della coscienza degli
eventi 1230 mah lamenti ha preso z
corono mitrati perché non ti fidi fai
bene ma ti garantisco che ci metti meno
se ti interessa il perché e per via di
questo giù al cas king france le
interferenze che si crea nel cervello
quando ci sono un paio di attività da
fare contemporaneamente harold pace mi
sembra inizio anni 90 ha dimostrato
questo fenomeno
in pratica il problema qual è che ogni
volta che fa un’attività e cambi
contesto il tuo cervello ha bisogno di
processare questo cambiamento e quindi
hai una perdita e per quello che fai la
metà delle cose cambiano contesto
facciamo un esempio magari sei un
collega se è un fondatore di una start
up e ai varie attività da tenere
d’occhio e varie attività da seguire ai
marketing alla parte commerciale il
prodotto il customer che era la
contabilità se nella giornata continui
a passare da una all’altra suicida una
all’altra la tua produttività si infila
nell’imbuto del multitasking ma se
invece affronti un blocco di attività
alla volta tutte le attività di
marketing tutta la contabilità tutta la
parte commerciale
riuscirà a quel punto invece se è
molto più produttivo noi esseri umani
non siamo multitasking perché siamo
bravi a farlo ma perché non siamo bravi
a concentrarci non siamo bravi a non
farci distrarre tutto qua multitasking
no grazie abete che penso sia una ruolo per pulire il mouse questo d’asti
produrre il doppio sul lavoro nella
metà del tempo ha un nome e cognome si
chiama multitasking per chi vivesse
sotto una pietra vergo zoccorino il
multitasking e questa tentativo abilità
di dare più cosa è lo stesso tempo ex
ater land il coautore del metodo scrum
che il mito di inizialmente usato per
sviluppare software e poi utilizzato un
po ovunque in qualunque settore
semplicemente massacra serena l’idea del
multitasking
se volete il taglio scientifico basta
sapere che uno studio piccolino ma
carino fatto a londra in 2500 dimostra
quello che già i nostri nonni sapevano
da una vita che non siamo bravi a fare
due cose contemporaneamente il nostro
cui che nel caso di molti che ascoltano
già davvero molto basso crolla
drammaticamente se facciamo più cose
contemporaneamente
sapete quando si dice che noi uomini non
riusciamo neanche a camminare mangiare
la città insieme
ecco esattamente così per le donne
funziona un pò meglio perchè riescono
multitasca re meglio siete abituate
d’altronde amiche mie
qui frugoli le cose al menate ma noi
uomini se proviamo a fare due robot
insieme è un disaster per come funziona
il nostro cervello trogloditico
ma bandiamo le ciance e facciamo un
esperimento pratico deve penna carta
calamaio e un cronometro
provo a fare questo test molto semplice
parola scrivere uno di fianco all’altro
un numero un numero romano è una
lettera esempio 11 romano a 22 romano di
33 romano c e vai avanti fino a 20
cronometrati e 24 ci metti mai fatto che
ora prova a fare la stessa identica cosa
ma vai in fila uno della coscienza degli
eventi 1230 mah lamenti ha preso z
corono mitrati perché non ti fidi fai
bene ma ti garantisco che ci metti meno
se ti interessa il perché e per via di
questo giù al cas king france le
interferenze che si crea nel cervello
quando ci sono un paio di attività da
fare contemporaneamente harold pace mi
sembra inizio anni 90 ha dimostrato
questo fenomeno
in pratica il problema qual è che ogni
volta che fa un’attività e cambi
contesto il tuo cervello ha bisogno di
processare questo cambiamento e quindi
hai una perdita e per quello che fai la
metà delle cose cambiano contesto
facciamo un esempio magari sei un
collega se è un fondatore di una start
up e ai varie attività da tenere
d’occhio e varie attività da seguire ai
marketing alla parte commerciale il
prodotto il customer che era la
contabilità se nella giornata continui
a passare da una all’altra suicida una
all’altra la tua produttività si infila
nell’imbuto del multitasking ma se
invece affronti un blocco di attività
alla volta tutte le attività di
marketing tutta la contabilità tutta la
parte commerciale
riuscirà a quel punto invece se è
molto più produttivo noi esseri umani
non siamo multitasking perché siamo
bravi a farlo ma perché non siamo bravi
a concentrarci non siamo bravi a non
farci distrarre tutto qua multitasking
no grazie abete che penso sia una ruolo per pulire il mouse questo d’asti
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