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4 chiacchiere con Francesca Cavallo (Storie della Buonanotte per bambine Ribelli)


e io mi ricordo adesso forse di con una
cazzata francesca però io mi ricordo che
quando c’è stato il primo tech crunch di
srat in italia che poi ci sono state
solo due edizioni perché poi te crunch
ha detto basta facciamo noi la nostra
versione europea fu a roma all
ti ricordi nel parco in quel teatro
molto bello a forma rotonda a mare c’era
tanta sì ho un ricordo si è secondo me
voi eravate lì ap io facevo il
moderatore e io mi ricordo di voi che
eravate tipo ai vostri primi pc insomma
si nel 2011 credo che fosse perché poi
nel 2012 noi ci siamo trasferiti negli
nel 2011 ne abbiamo fatto tutti i
concorsi per stata presa c’è ovunque
chiunque andasse un evento per saltare
ciononostante non siamo riusciti a
raccogliere capitale in italia e come
molte startup peraltro che girano girano
girano poi tuttora investitori italiani
sono molto non so bene non mi è molto
chiaro dove li mettano questi soldi
comunque
siamo poi andate in sé in silicon valley
perché abbiamo vinto uno di questi
concorsi che si chiamava mind bridge ma
marco si con marco marinucci e alberto
nardi e il premio era un mese di
business c a san francisco per cui noi
avevamo hélène aveva questa cara amica a
berkeley che si era offerta di ospitarci
e poi un’altra amica che si era offerta
di ospitarci a san francisco per cui
avremmo preso avevamo subaffittato la
nostra stanza a milano e due partite da
milano come si si io sono pugliese elena
elena famiglie e toscana però lì
verranno a milano ea milano in quel
periodo io facevo la regista di teatro e
avevo uno spettacolo che era in tournée
che si chiamava somari quindi assunsi
mia madre per fare da tour manager per
elena viene via dal lavoro che aveva
come giornalista e al gennaio del 2012
ci trasferimmo a san francisco per fare
questa business green con un visto
turistico
qui che la vostra idea era correggimi se
sbaglio questi giochi per bambini
allora no la nostra è sempre stata
un’idea editoriale quindi alla metà del
2001 l’inizio avevate il gioco era una
rivista era una scena una rigorosità su
ipad per bambini ti in bocca un magazine
e infatti quando uscì l’ipad fu la prima
rivista su ipad per bambini al mondo
quindi noi lanciamo il primo numero che
avevamo fatto dalla nostra cucina a
milano
io dico sempre che gli americani fanno
le start up nei garage e gli italiani
che fanno nelle cucine e avevamo
lanciato questo primo numero è il giorno
dopo l’uscita sull’app store
c’eravamo svegliate e avevamo trovato
che era partito cioè avevano iniziato a
scriverne era uscita la notizia di time
magazine for children di app store
insomma aveva iniziato a circolare
questa notizia e quindi abbiamo fatto
20.000 download per i numeri di adesso
dell’app store a e una cifra ridicola
però era un medio e numero no no non
abbiamo detto è fatta però ovviamente ci
aveva fatto molto piacere soprattutto
perché l’art director di new york times
l’aveva scaricata e avevamo iniziato a
ricevere feedback da persone insomma
importanti e per questo avevamo deciso
poi di fare un secondo numero e con
questo secondo numero che aveva fatto
circa 65 mila download quindi un buon in
crisi rispetto al primo avevamo deciso
di andare in silicon valley avevamo
fatto un sacco di compiti prima di
partire perché volevamo capire cioè noi
abbiamo detto che ci andiamo per un mese
ce la dobbiamo giocare al meglio quindi
dobbiamo assolutamente entrare a
contatto con questa lista di persone tra
le quali c’era five hundred stata e che
all’epoca non aveva application
quindi tu dovevi ricevere una
presentazione da tre persone che
conoscevano direttamente uno dei partner
di five hundred startups e così vedevi
uno di loro
noi eravamo riuscita in questa impresa
abbastanza eroica e avevamo visto
christine sai che adesso dirige island è
stata perché lui è uscito lui uscire lo
scandalo esatto è che non si può più
nominare lui però si è stato unfortunate
diciamo diciamo però in quel momento
mcclure era abbastanza tra gli dèi
quando parlavo di un altra sofferenza la
sempre molto c’è super high profile
sì sì no il colloquio abbiamo fatto con
la sua partner del fondo christine a lei
era piaciuto moltissimo la up
e ricordo che comunque ovviamente il
risultato il colloquio non te lo dicono
subito
noi eravamo andate a vedere kleiner
perkins perché comunque cercavamo lì
cioè continuavano a cercare di fare fund
raising e nel taxi per andare al cult
renda kleiner perkins abbiamo ricevuto
l’email che five hundred startups aveva
deciso di investire intimato il primo sì
che ricevevamo dopo tutti questi mesi di
fund raising in cui avevamo ricevuto
premi vari tante pacche sulla spalla e
da lì in poi è iniziato questo periodo
molto interessante in cui una una serie
di persone che ci avevano detto di no ci
scrivevano quindi noi ci svegliamo la
mattina in california che quindi eravamo
9 ore avanti e trovavamo email di
investitori che volevano darci i soldi
quindi era stato un periodo diciamo
molto ovviamente molto interessante tra
l’altro coerenza come che ovviamente se
fai won the start of dicessi era come
dire guai combines alla dec rossi allora
significa che eravamo la prima azienda
con fondato fondatori italiani ad
esordire in più donne ma fondatori
italiani uomini e donne ad essere
investita da freeman d’estate a ricevere
un investimento da loro per cui questa
cosa aveva anche fatto una certa notizia
anche perché era il re ea se non sbaglio
per internazionalizzazione di five
hundred starter che all’inizio parlando
e start up non era così aperta
all’estero e poi invece michael mcclure
che andare in giro e voleva pescare da
tutto il mondo si seguirà un
era un primo evento si si si un evento è
così avevamo raccolto un primo round
investimento di 600 mila dollari
ora la cosa da immaginare che io appunto
io facevo la regista di tempo purtroppo
io ho fatto scienze della comunicazione
all’università
l’accademia d’arte drammatica avevo una
mia compagnia di teatro e
improvvisamente mi trovavo a parlare con
gli investitori ricordo prima ancora che
andassimo negli stati uniti che io
giravo nei corridoi di banca intesa
perché elena aveva un lavoro serio tra
la giornalista per cui molti di questi
incontri che si svolgeranno durante la
settimana lei non riusciva a farli
perché in redazione giu solamente io
avevo un lavoro che era più flessibile
per cui faceva molti di questi incontri
è la mia fortuna era che gli uffici di
intesa sono in questa piazza dietro
piazza scala
in questa sede che abbastanza
labirintica per cui ti devono venire a
prendere per portarti nell’ambito
dell’incontro e passano circa 10 minuti
dall’ingresso all’arrivo nell’ufficio e
io ricordo in uno di questi primi
incontri che dicevo scusa ma cioè ma
perché uno dovrebbe mettere dei soldi
nella mia azienda è questo qui che mi
accompagnava diceva perché compra
dell’equity nella tua azienda
e che cos’è l’equity attivo da zero
queste cose non avevo veramente mai
frequentato e come inglese to viaggiavi
senza problemi non avevo vissuto un anno
in scozia perché avevo fatto l’erasmus
per cui l’inglese lo parlavo diciamo
abbastanza bene poi ovviamente però
parlare in inglese di temi di cui la più
pallida idea tutte le sigle le metriche
il gergo star tapparo degli investimenti
sì è sì all’inizio era veramente un
pandemonio proprio io mi ricordo
all’inizio di five hundred startups poi
parlavano molto velocemente di concetti
dei quali non avevo la più pallida idea
è stata dura all’inizio però appunto mi
spiegavano mi dicevano l’equity è un
pezzo della tua azienda
ok e quindi ma che che ritorni pensano
di avere tipo il doppio il triplo e noi
per questo tipo di investimenti pensano
al 7 10 per sull’investimento allora io
chiedo di andare in bagno e aggiungo 10
alla presentazione è però questa cosa
non mi piacerà a controllare perché
molto spesso quando uno vuole partire
con un progetto dice non posso perché
non ho le informazioni di partenza per
farlo
in realtà uno quando si trova nella
necessità di dover imparare delle cose
comincio comincia a macinare e imparare
ma voi avevano già in testa anche un
idea di modello di business di
sostenibilità economica lista vicenda
oppure avevate solo in mente e dire ok
andiamo a essere da fare gli editori e
poi vediamo cosa succede
noi avevamo in testa l’idea di essendo
una rivista il nostro primo prodotto di
fare una subscription in realtà poi
c’era un periodo in cui andava
moltissimo la moneta virtuale per cui
avevamo fatto un reboot della rivista
con le storie che si sbloccavano con una
moneta virtuale avendo un enorme
backlash perché la gente tra l’altro ora
fa ridere questa pero per dire la
magnitudo degli errori che uno fa
avevamo fatto una questa moneta virtuale
che erano delle bolle per cui i genitori
avranno incazzati neri perché i bambini
volevano soltanto che scoppiare le bolle
di fatto quindi aveva detto a timbuctu
vuole fregare i nostri figli che
ovviamente non era il nostro intento
però uno cercavamo diciamo di capire
come potevamo rendere monetizzabile i
contenuti che facevamo e avevamo provato
questa cosa che avevamo poi subito
ritirato come si cerca ma che sviluppava
avevamo preso due sviluppatori
l’architettura della rivista era fatta
in modo che aveva un architettura nativa
per l’ipad e le storie invece erano
tutte sviluppate in html5 quindi avevamo
due developer uno per la parte nativa e
uno per la parte html e l’esperienza di
five hundred stampa come è stata cioè
training training mentorship fino al pc
finale davanti agli investitori è stata
straordinaria
cioè è stata di fatto mi rendo conto
adesso come fare un ebi è
sostanzialmente concentrato in
pochissimi mesi
d’altra parte questa era una cosa che
loro dicevano sempre loro dicevano
piuttosto che fare un nba
fate una start up perché imparate molto
di più e rischiate anche di farci dei
soldi invece di avere un debito alla
fine
io ho imparato cioè sostanzialmente
tutto quello che so di start up
in quei mesi dell’incubatore e ho
costruito comunque un network di persone
sia di investitori che di altri founders
in quei mesi li per cui un’esperienza è
stata un’esperienza straordinaria
alla fine il pitch finale e la parte
meno entusiasmante di tutta l’esperienza
la parte più bella e l’esposizione tutte
le fireside chats quindi poi essendo a
mountain view la fai con quelli
dell’inizio di paypal il fondatore di
mint quello di file con jason calca
nisco che viene passa da lì
e viene quindi hai accesso a
un’esperienza diretta di persone che ci
hai fatto nelle cose sì che è troppo
un’altra cosa
in italia per anni questo è stato il
grande problema che tu parlavi con gente
che di fatto aveva poca esperienza ok
però io fino a quel punto divertente
perché io ti ho mi ricordo di voi
all’inizio mi ricordo sta roba litio che
personalmente non riuscivo a capire
perché dice obama non so
ap bambini editore quando un investitore
gli dice in sostanza che il grande
motivo per cui oggi facebook non vuole
dire che sono dei media facebook dice
noi siamo un’azienda di tecnologia
perché in borsa meglio essere un agente
che non c è valutata meglio per cui
all’inizio non riuscivo bene a a capire
in che direzione potevate andare sentivo
sempre parlare molto bene di voi come
come founder però sul prodotto non
riuscivo a comprendere e poi invece vi
ori incrociato quando siete uscite con
con il libro la prima volta e le ho
detto nostra mi sembra uno stesso nome
delle ragazze che facevano timbuctu e e
non mi ricordo chi mi ha detto no ma
sono proprio loro la canzone strage non
l’ho capito il passaggio da una cosa
all’altra
allora noi abbiamo la rivista ci siamo
rese conto che era molto difficile da
monetizzare per cui che cosa abbiamo
fatto abbiamo preso i personaggi della
rivista e abbiamo fatto altre 12 up di
cui uno ha avuto un buon successo perché
nel periodo di picco aveva più di 3
milioni di utenti che giocavano in tutto
il mondo a timbuctu pizza e ne abbiamo
sviluppate 12
ciò nonostante non siamo riuscite a
raggiungere
diciamo un livello di sostenibilità del
nostro modello di business per cui
abbiamo iniziato a cercare altrove e
abbiamo voluto puntare su quello che
sapevamo essere il nostro asse
principale che era la produzione di
contenuto per cui in silicon valley a un
certo punto tutti cercavano di spingerci
a creare una piattaforma per user
generated content
noi sapevamo che quella non era il posto
una delle caratteristiche fondamentali
di un fondatore di un’azienda e capire
quali sono gli ambiti in cui tu
personalmente poi davvero aggiungere
valore
i tuoi punti ssis conoscere questa cosa
di te stesso e uno degli asset
principali nel momento in cui uno si
approccia a qualsiasi progetto
a me ad elena era chiarissimo il fatto
che la produzione del contenuto fosse
l’ambito nel quale noi aggiungevamo un
valore molto significativo per cui
abbiamo deciso di spostarci nel 2014 da
san francisco a los angeles
francamente anche per risparmiare perché
a quel punto abbiamo dovuto siamo andati
in modalità survivor quindi abbiamo
dovuto lasciare andare
le persone che avevamo preso per
lavorare con noi abbiamo bloccato la
produzione delle asp e la manutenzione
delle asp e abbiamo iniziato a cercare
di fare altre cose
uno di questi progetti che abbiamo fatto
è stato abbiamo fatto con la nfl la lega
del football americano un progetto per
fare una serie di parchi giochi a san
francisco durante il super bowl e
abbiamo ideato questo sistema
io avevo presentato un progetto per un
parco giochi interattivo alla biennale
di architettura di bordo e avevo vinto
l’anno prima
abbiamo presentato questo progetto alla
nfl e abbiamo creato questo tool kit per
comunità di san francisco della inner
city quindi diciamo non la san francisco
delle startup milionarie ma da san
francisco dei dei poveri che pagano il
prezzo delle opportunità dei ricchi
diciamo e avevamo creato questo tool kit
per creare dei parchi giochi un po
guerrilla style indici nati tutti fisico
si fisico c’è una cosa che ti preme
scriva di tracciare che di salva
stabilita la pizza temi tua a una roba
significa una fisica che permetteva di
progettare e realizzare parchi giochi
guerrilla style per la città di san
francisco ne abbiamo fatti tre di questi
e questo è stato un progetto che abbiamo
fatto abbiamo iniziato a fare delle
consulenze o per cercare gli arabi per
accogliere due li mentre elaborava mo
una possibile un possibile pivot siamo
arrivati a un certo punto che timbuctu
aveva 8 mila dollari nel conto in banca
e abbiamo detto ok proviamo un ultima
cosa anche perché c’è troppo non
potevano più pagare l’affitto perché non
abbiamo preso lo stipendio per più di
due anni
a un certo punto è come mangiavate
quindi quale pagavamo da mangiare
pagavamo l’affitto e quello era cioè non
e poi stavamo in casa nella nostra
cucina una di noi aveva la scrivania
all’altra stava sul tavolo della cucina
in questo appartamento è abbastanza
venice sempre la cucina e cercavamo di
capire che cosa poteva potesse essere la
prossima cosa ea un certo punto poi tra
le varie cose che abbiamo esplorato è
emerso questo titolo ormai stories
potrebbero quindi questa ci siamo rese
conto
abbiamo iniziato a leggere parte del
nostro percorso è parte della mancanza
di fiducia che avevamo riscontrato un
certo punto negli investitori
abbiamo iniziato a collegarlo ad
esperienza di altre fondatrici donne e
abbiamo capito che quella sensazione di
essere costantemente challenge cioè il
fatto che ci venisse data così poca
fiducia rispetto ad altri che vedevamo
intorno a noi non era un’esperienza
soltanto personale e non era
un’esperienza soltanto legata al fatto
di essere italiane ma è un’esperienza
molto legata al fatto di essere donne
abbiamo iniziato a leggere i dati ea
capire che la nostra era parte di una
storia collettiva e abbiamo cercato di
interrogarci su che cosa potessimo fare
dall’interno di una start up che faceva
prodotti editoriali per bambini per
cambiare le analoghe su questo tema ok
ok chiaro è però ovviamente la nostra
ossessione era capire come fare un
prodotto che traducesse questa cosa in
un modo costruttivo perché ovviamente
nel momento in cui si presenta un tema
di questo tipo i bambini cioè tu non
puoi presentare una visione del futuro
diciamo distruttiva che non dà speranza
perché non è responsabile da fare per
cui come fai a tradurre quella cosa in
un messaggio positivo senza fare la cosa
famiglia che è anche ipocrita così
perché non era quello il nostro
obiettivo e quindi ci è venuta questa
idea di fare questo di raccontare queste
storie di donne che erano riuscite ad
abitare in una società che è progettata
per tenerci fuori e ed erano riuscite a
inventare un modo di stare al mondo e di
dare il proprio contributo alla storia
del mondo nonostante vivesse in un
ambiente ostile e su questo ci è venuta
appunto il titolo di miss di renderle
come storie della buonanotte storie
della buonanotte per bambini quindi sono
educative ispirazionale stando in un
ambiente come collassi convalle iper
competitivo anche se ti sposti lo senza
però il concetto è avere il lusso
permetterti il lusso di poter uscire con
un prodotto senza ragionare sul modello
di business chiaramente è un casino a
meno di aver enormi investimenti in quel
momento nel momento in cui avete detto
ok adesso usciamo con un libro se tu
scrivi un libro tendenzialmente non
guadagnino questo è un po il concetto di
base proprio il libro più venduto nel
2017 in italia livello di business 17
confermo si va dai due lire il libro di
business deve essersi venduti in
assoluto nel vostro vostro certo
infatti infatti questa è la differenza
capito libri business che fanno so
quanto ha fatto 50 mila copie 60.000
copie c’è un numero così solo
sull’italia
se non è che guadagni proprio zero però
non è un modello di business sostenibile
soprattutto perché poi cosa fai
ne scrive uno all’anno devi scrivere uno
all’anno e devi fare numeri pazzeschi
ecco come l’avete vissuta voi
dall’inizio questa cosa cioè ottima
l’idea mi è chiarissimo e a quel punto
come l’avete vista come soluzione anche
economica
allora questa cosa è partita da una
newsletter
quindi noi abbiamo iniziato a costruire
il pubblico prima di scrivere il libro e
quindi abbiamo iniziato a mandare a una
lista di allora fai conto che quando
e arrivato diciamo questo titolo si è
noi avevamo una mailing list di timbuctu
di alcune migliaia di persone
abbiamo scelto di non utilizzare quella
mailinglist perché volevamo costruire
una mailing list da zero specifica i
genitori appassionati di film e
l’empowerment quindi abbiamo fatto la
scelta di non dire spam
ma di dire partiamo da 25 amici nostri
che sappiamo che sono amiche per lo più
che sappiamo che sono appassionate di
questo tema e iniziamo a crescere quella
mailing list da quel nucleo di 25
facendo una serie di cose cioè mandavamo
una storia a settimana di che loro
potessero diciamo condividere con i
bambini a tavola a cena di una storia di
un eroina dal presento dal passato
questa newsletter è piaciuta molto
abbiamo chiesto a queste 25 persone di
iniziarla inoltrare a gente che
conoscevano
poi abbiamo fatto una serie di link
pages in cui poter abbiamo riciclato
alcuni dei contenuti che abbiamo
sviluppato per il magazine abbiamo
creato degli ebook da quelli e li
abbiamo usati come lead magness per
ricevere altre email ma sempre
specifiche sul tema del film the power
man
quando siamo arrivati se non sbaglio
2.500 3.000 email minima minuscolo sì sì
una lista piccola era abbiamo detto
forse possiamo utilizzare questa lista
di partenza per lanciare questo libro
con una campagna di crowd funding li
abbiamo studiato l’impossibile sulle
cioè ci siamo studiate tutte le campagne
di publishing anche non di publishing di
successo e anche quelle non di successo
cercando di fare rivers angeli di quello
che avevano fatto queste persone abbiamo
parlato con alcuni dei dei creatori di
kickstarter di successo e abbiamo noi
due messo in piedi una specie di domino
in cui il giorno del lancio spingendo la
prima tessera are catena succedessero
una serie di cose facendo unite di
ottimizzazioni a livello di
comunicazione a livello di comunicazione
iniziando a contattare i giornalisti da
due settimane prima dicendogli ho letto
questo tuo articolo su questo tema una
lista ultra targettizzata di giornalisti
quindi non the game no spam
avevamo forse 109 offre alla fine quindi
trovandoci gli indirizzi mail iniziando
a contattarli su articoli che avevano
scritto dicendomi ti potrebbe
interessare questa cosa poi
[Musica]
contattando scusami piccola poi
contattando cioè abbiamo installato
questo plugin che si chiama follow up
nelle mail per fare in modo che il
giorno del lancio avevamo preparato una
serie di mail che partissero il giorno
mi ricordo che la mattina del giorno del
lancio
avevamo un foglio sul quale avevamo un
calendario di 5 minuti in cinque minuti
di tutte le cose che dovevamo come obama
eravate tipo alle sveglia alle 5 5 10
questo colazione mentre un quarto questo
520 parte la mail a questa lista 5 25
parte la mela questa stanza
giornalistico se abbiamo fatto il setup
di un’auto rispondere nelle nostre email
personali che diceva scusami ma non ti
posso rispondere perché ho appena
lanciato questo su kickstarter poi
all’epoca c’era thunderclap per cui
avevamo fatto qualsiasi cosa che ti
venga in mente per ottimizzare il giorno
del lancio
l’avevamo fatto ok e li avevamo lanciato
la campagna con un fund in gol di 40.000
dollari per stampare le prime mille
copie ma devo dire che il nostro secret
gol che non era neanche dichiarato tra
le due di noi per non portarci male però
il centello ma no era di essere il libro
per bambini più finanziato di
kickstarter avremmo dovuto raccogliere
circa 350.000 per arrivare a quella
in realtà poi la campagna ha raccolto
675mila dollari ed è diventato il
publishing project più grandi della
storia per cui avete preso anche c’è un
momento perfetto da quel punto di vista
però fino a qua dico ok grande
1 come dire scrive un libro cioè
raccoglie fa una campagna di crowd
funding tutti felici stampi il tuo libro
e finisce lì invece è diventato un
successo gigantesco cioè io per dire
senato nella libreria a lewis che un
paesino che non so neanche descriverti
in inghilterra c’è veramente grande un
metro nella libreria c’era non so la
parete tappezzata del vostro libro più
tutta una serie di gadget vari cartelli
c’è di tutto di più dopo ti chiedo anche
su quello e come esploso in questo modo
così incredibile dopo questa campagna
ovviamente io ti posso dire la mia
interpretazione dei fatti poi c’è sempre
una parte di mistero
questo credo che fosse il libro giusto
al momento giusto e credo che rispetto
ad altre operazioni commerciali che sono
state fatte un po per cavalcare questo
trend che di fatto è stato aperto dal
diciamo a noi non abbiamo mai voluto
fare un enciclopedia per bambini questa
non è mai stata un’operazione diciamo
ideologica nel senso freddo della parola
il fatto di essere partiti dal mondo
delle mine stories è una operazione
culturale molto profonda perché è un
modo di dire
la le storie della buonanotte sono un
rito quotidiano delle famiglie in tutto
il mondo ed è un rito attraverso il
quale da che mondo è mondo gli umani
passano dei valori alle generazioni
successive che valgono la pena di essere
trasmessi quindi che ne so il coraggio
di attraversare il bosco
oppure la diffidenza nei confronti degli
estranei
oppure ci sono tutta una serie di valori
molto importanti che vengono passati
attraverso le carte nella costruzione
dell’identità proprio del bambino
esatto noi abbiamo identificato il fatto
che insieme a questi messaggi
purtroppo moltissime di queste storie
passano un set di valori che sono
intrisi di misoginia la rivalità tra le
sorelle per esempio non ci sono fiabe in
cui le sorelle sono alleate e si aiutano
l’un e con l’altra tutte sono gelose
perché si vogliono accaparrare il marito
prima di quell’altra oppure il fatto che
tendenzialmente i bambini sono orfani di
madre in quasi tutte le fiabe i problemi
sono sempre creati dalla matrigna che
trascina il padre in un odio contro i
figli le fiabe sono intrise di misoginia
quindi la nostra è stata una operazione
non soltanto di racconto di queste
eroine la grande intuizione del nostro
libro è stata l’unione del genere della
fiaba con quello della biografia e in
questo la identificazione
all’interno di queste biografie di
alcuni momenti che si interseca
s’interseca ma con anatomia della fiaba
e che quindi possono diventare dei
momenti cruciali di trasmissione di
valori attraverso le storie vere di
queste persone
questo
culturale molto profonda che ovviamente
non viene necessariamente colta da tutti
quelli che leggono le storie ma in una
certa misura sì perché questo libro è
diventato un’abitudine quotidiana delle
persone non è soltanto un libro che la
gente ha comprato perché era figo in
quel momento ma è un libro che la gente
ha comprato perché ha iniziato a
condividerlo con i propri figli e ha
aperto la porta a un tipo di
conversazioni con i propri figli che
altri libri non non hanno portato
proprio perché si radica molto
profondamente nella geografia interiore
della comprensione che i bambini hanno
del mondo e ha creato un legame rispetto
al fatto che queste fossero storie vere
e che quindi poi i bambini potessero
incuriositi andare a cercare il video su
youtube della motocross
non udente oppure il l’articolo di
giornale su quella politica oppure e
questo ha fatto trovare i genitori in
terreno comune di confronto con i figli
che non pensavano di avere faccio un
passo indietro campagna finisce la
campagna tappi di champagne immagino
dopo bright magari però uno champagnino
magari per festeggiare ea quel punto voi
il libro non ce l’avevate ancora no per
cui avete letto fantastico abbiamo
raccolto questo questa mezza zucca 600
mila
ora però dobbiamo scriverlo il libro
avete pensato in quel momento cerchiamo
un editore ce lo facciamo noi come
l’avete fatto operativamente siamo state
rincorse dagli editori dura già da
durante la campagna è giusto perché
hanno cominciato a vedere che il
progetto esplodeva quindi c’era
interesse
abbiamo ricevuto un enorme quantità di
offerte da che anche dagli stati uniti
si mette sì sì dei più grossi editori
ora questa è una cosa a parte molto
interessante della storia perché abbiamo
ricevuto delle offerte molto molto molto
significative e abbiamo scelto noi non
avevamo mai pubblicato un libro prima
come editore e avevamo era non avevo
dubbi perché se prima eri al théatre sei
andata a five hundred stardard set
ovvio che non avessi mai pubblicato
l’iva se non era troppo facile
avevamo quindi la campagna è finita a
maggio e noi avevamo promesso che questo
libro sarebbe arrivato in mano alle
persone entro natale
ah ok quindi noi dovevamo scrivere sto
libro commissionare 100 ritratti trovare
uno stampatore capire come funziona la
filiera di produzione di un libro e poi
recapitarlo a 15 mila persone in 75
paesi del mondo
domanda hai bisogno di permessi per le
storie di non so michelle obama perché
sono personaggi pubblici e quindi è
public
puoi fare a meno che non sia dispera
jing però non c’è ovviamente le nostre
serie celebravano quindi non sono
positivi non c’è non c’è problema e poi
ritratto è una tua opera
ok chiarissimo e a quel punto detto
avete detto fantastico si può fare si è
quindi abbiamo iniziato a cercare di
capire ok ora dobbiamo fare allora la
cosa che abbiamo ricevuto tutte queste
offerte dagli editori però noi abbiamo
detto però scusate
noi abbiamo già dimostrato che c’è un
mercato per questo libro e questa può
essere l’occasione che noi abbiamo
cercato con tanta fatica in tutti questi
anni di costruire un’azienda cioè perché
di fatto e noi avevamo raccolto questi
soldi abbiamo però eravamo sempre noi
due è un’azienda non dico non esisteva
ma quasi insomma per cui abbiamo detto
no questa è la nostra occasione di
costruire l’editore che abbiamo sempre
sognato di costruire per cui i diritti
ce li teniamo e li vendiamo gli editori
soltanto per le altre lingue
ok per le localizzato esatto soltanto
per le localizzazioni e tu ovviamente ri
esperta di vendita di diritti in varie
lingue localizzazione su quello abbiamo
preso un agente all’inizio poi abbiamo
assunto una persona successivamente però
internamente però all’inizio abbiamo
quindi dove abbiamo messo insieme una
timeline abbastanza impossibile ma ce
l’abbiamo fatta
ci siamo chiusi in casa abbiamo lavorato
lavorato lavorato scritto scritto
scritto e siamo riuscite a consegnare il
libro effettivamente prima di natale io
ho fatto una serie di colloqui ad
agenzia aziende di logistica
perché poi le cose succedono così no noi
non avendo mai fatto l’editore non
sapevamo neanche bene come funzionasse
il mercato della distribuzione e
sapevamo che dovevamo mandare sti libri
per cui abbiamo fatto non soltanto da
editore ma anche da distributore
esclusivo del nostro libro negli stati
uniti
questo che cosa ci ha consentito ci ha
consentito di lavorare con amazon in un
modo in cui nessun altro editore ha mai
lavorato perché noi non distribuendo il
libro tramite un distributore non
abbiamo venduto il libro da amazon e poi
amazon sele venduto per conto suo
noi abbiamo aperto un nostro store su
amazon e quindi abbiamo mantenuto il
controllo del prezzo su amazon e siamo
entrati in questo programma molto bello
che si chiama ma sono escluse in cui tu
puoi fare una serie di negoziazioni con
amazon per essere il venditore esclusivo
del tuo libro su amazon stati uniti
quindi questa è una cosa che a parte noi
non ha mai fatto nessuno nella storia
dell’editoria cioè il fatto di trovarci
nella condizione di non aver mai
pubblicato un libro prima di non sapere
come funzionavano tanti meccanismi e di
avere urgenza di risolvere una serie di
problemi molto pratici tipo devo spedire
sto libro da c’era tutto già fatto
diciamo
incontrare un modello di business
completamente nuovo per l’editoria per
cui in pratica se per la distribuzione e
poi vi siete appoggiati ad amazon mette
fatto stampare i libri abbiamo fatto la
distribuzione delle vendite del nostro
sito
tramite il tripi e quindi un tre parti
logisti partner che si chiama chic bob
che all’epoca aveva un solo magazzino a
chicago e anche grazie al nostro libro
ha poi scalato e adesso siamo 5
magazzini in tutti gli stati uniti hanno
raccolto unrra un gigantesco e ci hanno
detto io sono diventata amica dei
fondatori che sono tra l’altro anche
loro immigrants quindi c’è stato anche
questo legame tra di noi e che tutte le
volte che facevano i pitch per
raccogliere il loro series b
ovviamente loro parlavano dei prodotti
che distribuivano ma tutte le volte che
raccontava nel nostro libro si
illuminavano gli investitori perché le
figlie di tutti gli investitori ci
avevano il nostro libro quindi l’hanno
usato diciamo come che i sistri per per
il loro fund raising per cui avete
stampato scritto il libro stampato si in
canada
ah ok in causa perché giustamente
bisogna trovare un posto vicino casa dal
prode conveniva farlo in canada immagino
ea quel punto una volta che avevate
avuto le vostre 75.000 copie non so
quanti fossero quelli della campagna di
crowdfunding l’avete spediti ai fatti
spedire da un partner terzo si è lì
finisce diciamo l’epoca del crowd
funding dove avete chiuso i conti col
passato
e però di lì qual è stata la mossa
successiva
la mossa successiva era non fermarsi a
quello io è stata
a puntare molto sulle commerce quindi
noi abbiamo venduto il libro
principalmente attraverso il nostro sito
sia a persone normali che ai negozi
quindi il nostro libro
i negozi hanno iniziato a scriverci le
librerie perché la gente entrava e
chiedeva se avevano ormai stories
vorrebbe il virus che questi dicevano
chiedevano il distributore nessuna certo
quindi loro venivano da noi quindi
abbiamo costruito una nostra rete di
distribuzione negli stati uniti e
abbiamo poi avviato rapporti diretti con
anche barnes noble con con tutti i più
grossi e con tutti i più piccoli però
avendo un tipo di rapporto diciamo che
ci consentiva di controllare il prezzo
su amazon anche quelli piccoli erano
molto contenti di pagare il libro in
anticipo prima di riceverlo anche questa
cosa mai sentita perché niente resi
niente resi noi abbiamo sempre lavorato
senza resi perché non ci potevamo cioè
noi eravamo troppo piccoli per assumerci
il rischio dei resi poi il magazzino
cioè e non essendo un magazzino di
distribuzione del libro non aveva anche
a livello contabile la capacità di
gestire il raso
quindi noi se lo volevi lo pagherà
questo era se non mi dispiace quindi ok
ovviamente questa è una cosa che puoi
fare quando hai un titolo che in
heidemann poi uno deve sempre valutare
però come facevi a fornire 100 negozi
diversi senza un distributore che
facesse questo mestiere mi rispettivi
facili suol dire no così il magazzino
dove comprare il libro tu che lo comprai
per tua figlia era lo stesso dal quale
partiva la scatola dei libri per la
libreria solo che la libreria aveva uno
sconto se ne comprava credo 14 copie che
era la dimensione della scatola così non
lo dovevano rompere la potevano spedire
direttamente quindi tutte queste micro
ottimizzazioni sono tutte cose sulle
quali abbiamo ragionato per fare cioè un
processo che in una casa editrice
normale è fatto da non lo so 50 persone
noi all’epoca eravamo sei e di cui due
erano pure le autrici e quindi io facevo
un po l’autrice un po viaggiava a
chicago gli facevo vedere come dovevano
fare le scatole a un po facevo l’accordo
con amazon un po cioè abbiamo veramente
fatto tutto cioè
immaginato come questa cosa poteva il
sito faceva da front end per ricevere
gli ordini e poi a quel punto smistava
tesi era l’ordine nella libreria lo
smista via chi stampava di fatto i libri
che spediva 50 copie di qua due copie ii
e via così
ok poi tra l’altro
vabbè poi questa cosa sia un po
complicata ovviamente a mano a mano che
le cose crescono poi devi fare tutto
regge devi ripensare e stato poi
ripensato un po la logistica perché
ovviamente poi diventa cioè le soluzioni
guerrier vanno bene per un certo periodo
dopo di che devono essere ai numeri
organi ovviamente devono essere
riorganizzate per essere razionalizzate
per cui poi questo è il percorso di
crescita di un’azienda però noi abbiamo
visto molto bene la cosa di cui abbiamo
sentito parlare tante volte a five
hundred startups che tu ti trovi una
serie immensa di problemi che deve
risolvere a volte con il super attak a
volte con lo scotch
poi a un certo punto lo scotch si rompe
e devi trovare un’altra soluzione
però questa capacità di cavalcare questo
cavallo che a un certo punto impazzito
ha iniziato ad andare fortissimo
l’abbiamo avuta ed est devo dire che una
cosa che mi riempie di orgoglio perché
fare una cosa del genere
accanto a un’operazione comunque
artistica di questo livello è una
abbastanza rara da pochi da pochi
veramente e il passaggio poi di
internazionalizzazione e quindi di
cessione dei diritti nelle altre lingue
come come funziona lisa abbiamo lavorato
con un agente abbiamo preso un agente
letteraria
a new york
e quindi ha ritrovato una base e anche
gli agenti hanno iniziato a maschere
così ci hanno iniziato a scrivere
tantissimi agenti abbiamo fatto una
serie di conversazioni multiple ne
abbiamo selezionati alla fine un paio a
noi interessava molto che non fossero
diciamo soltanto concentrati sul mondo
del libro perché noi sapevamo che non
volevamo firmare un publishing di che
negli stati uniti
siccome ovviamente il modello di
business degli agenti e che guadagnano
una percentuale del deal firmato con un
editore
abbiamo scelto un agenzia che sia ea di
battisti agency che è soprattutto nota
per landi film tv e che a una corte
salus angeles perché abbiamo pensato
questa è tutta la gestione degli speaker
anche sì sì sì è una delle società più
grosse al mondo se non l’ha più grosso
al mondo che fa l’agenzia e siccome
hanno tanti interessi diversi abbiamo
pensato che sia e non si arrabbierà
troppo se non firmiamo un accordo con
l’editore perché comunque ci può
monetizzare in altri modi
se invece noi prendiamo un’agenzia che
soltanto letteraria questi sicuramente
si frusterà non vorranno fare troppo
lavoro
ok è quella è stata credo una scelta
molto sensata perché poi noi abbiamo
recentemente firmato un deal per un
musical a broadway
ok quindi quello ovviamente si è gay
sono ambiti nei quali
insomma si muove si muove molto bene
successivamente abbiamo scelto di
smettere di lavorare con la gente
letteraria perché abbiamo assunto una
persona internamente che si occupa della
gestione dei diritti
ma come funziona gestione di diritti
cioè se tu non solo fa in francia si non
parliamo dell’italia per decenza
mettiamola così se lo fai con la francia
l’editore di turno viene dice voglio
portare il tuo libro voglio mettere in
francese che a livello di economics che
che tipo di gestione viene fatta cioè ti
resta in tasca quanto a tecnici ai
diritti allora le royalties ovviamente
sono vengono negoziate no per cui sulla
base loro fanno una proiezione di quanto
di quanto sarà grande la prima stampa e
ti danno tendenzialmente un anticipo
sulle royalties che sono non lo so ma
posso andare dall 8 al 15 per cento più
o meno 18 poi a seconda del tuo potere
contrattuale e ti danno un anticipo non
restituibile sulle royalties
poi quando questo anticipo diciamo si è
esaurito bar conguaglio in base al
senato un paio di volte all’anno penso
che ci siano per cui alla fine tieni
comunque come il con l’editore se scrivi
10 15 o meno intorno a quello per paese
però quel paese il nostro libro è
tradotto in 48 lingue e al 48 del
la bibbia per contesto e tradotti 52
lingue quindi forte rosso la bibbia
mercati e il libro quello un po spesso
ciccio se mi ricordo che ne parlavano in
televisione 48 di diversi sul libro cioè
per libro perché poi il libro 1 poi
uscito per su poi adesso è appena uscito
tra l’altro anche in italia io sono una
bambina ribelle il quaderno delle mie
rivoluzioni che è lui l’ultimo arrivato
della serie delle bambine ribelli e però
poi quindi questi accordi sono 48 per il
primo libro
poi penso che siano una trentina 35
perilli per il secondo libro è
ovviamente quello nuovo è appena uscito
e poi ci sono altri accordi di licensing
per esempio abbiamo fatto i calendari
abbiamo infatti ho visto una serie di i
diari per la scuola abbiamo fatto
le cartoline ma come funzionano quelle e
quelli sono dei dirli in cui tu fai
licensing sul brand diciamo maisto
rispondo che seppure rebels a seconda
dei paesi e abbiamo fatto un colore in
bocca anche per cui nei paesi in cui la
property è più forte l’italia il messico
il brasile sono dei paesi molto forti
per noi
gli stati uniti ovviamente su quei paesi
ovviamente gli editori hanno voglia di
diciamo usare la visibilità del libro in
vetrina per piazzare degli altri
prodotti e quindi abbiamo diciamo per
cui di fatto il di lo fai sempre con
l’editore del libro che in più anche
altri provini alcuni casi si in altri
casi ci sono degli editori che sono
specializzati per esempio solo in
calendari oppure specializzati soltanto
nelle cartoline e allora per garantire
diciamo una qualità comunque il nostro
libro un production vale molto alto
perché hardcover la carta e di un certo
di un certo tipo per cui noi abbiamo
sempre cercato dei partner che potessero
garantire una resa anche sul piano
fisico cercare 42 partner diversi in 42
diversi paesi per fare che ne so i
calendari natalizi piuttosto che dei
calendari non li fai in 48 paesi e
ovviamente li fai non lo so magari in
a 5 s.elia in quelli clou e vi siete
mosse voi anche su quello per cercare il
padre o semplicemente sono proposte che
sono arrivate poi abbiamo preso questa
persona molto brava che si occupa di che
lavorava prima di noi a diario di una
schiappa come property
e lei ha di fatto messo in piedi a mente
con la nostra guida il dipartimento di
licensing persona molto brava che ha
seguito questa cosa se dovesse dire oggi
del business complessivo quanto cuba la
vendita del prodotto editoriale e quanto
il licensing perché ad esempio aveva
colpito molto credo lamborghini il
licensing aveva un valore enorme
cioè clamoroso rispetto a quello che
fosse la vendita del prodotto fisico
io credo che per noi sia circa un terzo
ok il licensing comunque
diciamo la cosa gela la macchina perché
è la cosa che ti costa meno e da un
terzo del budget ma ha dei costi
infinitamente più ridotti rispetto alle
altre alte ad alterare del turismo
giusto corretto
è questa la cosa perché questo è diciamo
l’aspetto che per esempio molto poco
compreso da un certo tipo di investitori
tradizionali che considerano scalabile
soltanto la tecnologia
in realtà non c’è nulla di più scalabile
del contenuto
il problema guarda disney guardare ingo
per fare un esempio italiano no che ha
costruito un letteralmente un impero
iginio straffi è stato
straordinariamente bravo a costruire un
hard di licensing con cristiana buzelli
che di fatto dal partito una storia
straordinaria italiana che tra l’altro
molto poco conosciuta perché un’azienda
che è partita da un prestito di un prete
a loreto è diventata lo studio di
animazione indipendente più grande
d’europa hanno acquistato un paio d’anni
fa uno studio di animazione in canada di
con 600 persone e sono tra i players a
livello mondiale più importanti da un
punto di vista di animazione purtroppo
quello che accade che nelle arene degli
investitori c’è la visuale molto
limitata su quello che sulla generazione
del valore per cui ci si abitua vedere
valore in determinati in determinate
aree semantiche e in determinate aree
di competenza e molto spesso ce ne sono
tante altre che vengono trascurate però
per esempio l’editoria un mondo che
popolato da dinosauri che è right for
disruption certo e la comunicazione
perché questo è un altro aspetto per me
interessante
ok la campagna kickstarter iniziale però
li avete raggiunto un certo tipo di
pubblico
no ma nel momento in cui va in 40 paesi
diversi
non è detto che in un certo paese e il
brand fosse già noto chi a quel punto ha
comunicato nel paese l’editore locale
avete fatto voi una campagna o delle
iniziative di comunicazione come l’avete
gestita quello allora sui mercati locali
nelle lingue locali e l’editore che
gestisce la comunicazione
noi abbiamo soprattutto con dei partner
chiave tipo con mondadori in italia
l’italia è ovviamente uno dei nostri
mercati principali cioè comunque
lavoriamo in coordinamento per cui
approviamo gli spot che vanno in
televisione o non lo so determinate
iniziative di marketing vengono
concordate insieme però è una cosa che
gestiscono soprattutto gli editori la
cosa però principale è stato che le
campagne di kickstarter
e poi la comunicazione in generale che
noi abbiamo fatto su quest’operazione ha
dato un imprinting così forte che gli
editori hanno raccolto da quella
comunicazione frutti di quella così non
i frutti e poi si sono anche lasciati
ispirare diciamo dal tipo di parole del
dal modo in cui noi abbiamo raccontato
l’operazione hanno cercato di utilizzare
gli stessi modi gli stessi temi lo
stesso pc diciamo del libro anche nei
loro mercati locali per cui è molto
interessante il fatto che il pitch della
campagna di kick start non è soltanto un
patch ai sostenitori della campagna ma è
un pesce al mercato in senso lato quindi
anche ai tuoi partner futuri perché se
tu sei in grado di raccontare un
prodotto identificando qual è
il game point del cliente finale in modo
molto chiaro
poi i tuoi parte nei tuoi reseller
eccetera
ovviamente prenderanno quel piccolo
riproporranno pari pari sulle loro
piattaforme perché vedono che funziona
giusto giusto e oggi se dovessi dire la
dimensione di questo impero editoriale
quale cioè come siete messi in questa
fase della vostra crescita che punto
siete
siamo in un punto molto interessante
della crescita dell’azienda perché
abbiamo avuto questa crescita
vertiginosa cioè continuano ad avere
questa crescita vertiginosa negli ultimi
negli ultimi anni poi voglio dire il
primo libro uscito nel 2016
a fine 2016 quindi stiamo parlando
veramente di pochissimo tempo abbiamo
siamo io per me è stata una
straordinaria emozione firmare l’opzione
dei diritti a broadway perché io sono
andata come ti ho detto all’inizio di
questa conversazione gli stati uniti
lasciando uno spettacolo in tournée in
italia nelle mani di mia madre
all’inizio per cui aver fatto questo
giro cerchio in cui firmo tra l’altro
con kristen ciano west che una delle più
grandi star di broadway che ataf si dice
al progetto è stata veramente un momento
mi ha fatto venire le lacrime agli occhi
si per cui siamo in questa fase di
espansione comunque della del brand e
siamo usciti con questo titolo qualche
mese fa che questo questo diario un po
che quindi spinge un po più
all’interattività
e ora vediamo insomma com’è e come rende
sostenibile questa cosa continuando a
buttare fuori contenuti come fatto anche
se praticamente si continuano a tirare
fuori blockbuster blockbuster che
funzionano allargando e dall ice
ovviamente poi il fatto di avere avuto
una piattaforma cioè di aver costruito
una piattaforma ti dà qualcosa sulla
quale poi tu continui a costruire perché
le persone che hanno comprato i nostri
libri hanno sviluppato un rapporto di
fiducia con timbuctu come editore e con
noi come autrici per cui questo c’è poi
ti dà la possibilità di continuare un
dialogo che non deve ripartire da zero
ma che è stato già avviato e five
hundred startups ha ancora un equity
abbiamo liquidato la maggior parte dei
due anni fa circa no due anni fa l’anno
scorso credo e fai quando è stato ha
avuto il ritorno che avevamo chiesto
quelli di intesa perché hanno avuto un
ritorno di circa 8 per investimento
iniziale quindi anche questo mi ha
riempito di orgoglio perché
effettivamente per un founder di fare la
delivery di questo tipo di ritorno non è
una cosa che possono dire tutti per cui
sono stata molto contenta di questo per
cui avete deciso il liquidarle così
eravate libere dice sir e come volevate
voi grande fantastico che ha scritta per
cui adesso broadway e torna in teatro
nel senso ha già fatto che sarà cioè se
effettivamente giornalista dispone belle
grosse riusciremo a vederlo come un
musical di broadway
devo dire che sarà una cosa molto molto
entusiasmante esaltante e voi siete
adesso los angeles noi siamo a los
angeles
io da qualche tempo continua a mantenere
la mia equity dentro di mutu ma non
lavoro più atti mutu per cui sto
però appunto è stata un’avventura
fazioni si si si
e continua ad esserlo comunque per tanti
versi perché ovviamente vedere come si
evolve questa cosa molto bello perché
uno in fondo il suo dna non ha in un
progetto e poi vedere sia l’impatto che
questo sui lettori ma anche l’impatto
che ha sui mercati perché poi
successivamente al lancio del nostro
libro gli scaffali delle librerie si
sono riempiti di questo tipo di storie
che ovviamente questa è una cosa che
siamo anche il terra ci sono le storie
per i bambini come se ci fosse bisogno
dei libri per per i maschi cioè voglio
dire il motivo per cui è nato questo
libro è il fatto che il 90 per i
territori non hanno protagoniste
femminili parlanti però poi diciamo
anche proprio la grafica è stata molto
amata
ovviamente le cose si fanno anche
arrabbiare però in generale
l’onda lunga di questo progetto è stata
veramente incredibile perché a livello
globale ha fatto emergere una serie di
storie femminili che erano completamente
sepolte quindi questo è quando donne
viventi vi ha mai contattato
sì ci ha scritto una lettera a hillary
clinton non ci credo ilary in persona si
che è stato un momento molto anche
quello molto emozionante perché ci ha
scritto il natale dopo le elezioni amano
ha scritto il rio ha firmato settimana
firmata a mano ed è stato molto bello
poi abbiamo incontrato
c ma manda angotzi adc la scrittrice
nigeriana
abbiamo incontrato lo ri morgan
l’ultramaratoneta merit moore la fisica
che fa anche la ballerina classica
abbiamo incontrato di persona alcune di
queste righe con alcune ci sono state
delle comunicazioni
sappiamo che serena williams ha il
nostro libro sarebbe conosce si serena
che poi è sposata con alexis e quindi
insomma è molto vicino al mondo tech
sì sì sì ce l’ha detto questo eva
longoria che simili con sé ma perché sai
in seguito all enorme successo del libro
abbiamo iniziato a incontrare una serie
di celebrities cioè tipo stellari che
volevano acquisire i diritti del libro
per tbc ma è come funzionalità si
scrivono e dice ciao amiche la jella
agenzia ovviamente sono una serie di
incontri per cui abbiamo incontrato kate
blanchett che washington eva longoria
paul figli regista di ghostbusters cioè
veramente chiunque per cui ci siamo
ritrovate sull’onda di questa cosa che
il plancia ci ha invitato a vedere il
suo spettacolo a broadway e l’abbiamo
incontrata dopo lo spettacolo in
camerino
ok quasi svenuta tipo gesù è la mia vita
e come l’ha vista arrivare con cavi per
l’auto dietro brino buchi no per questa
trovera cioè non lo so è un’avventura
che veramente aperto tanti mondi
ci mette anche se avete anche l’home
mask belen lì a un metro ma in a los
angeles
magari sotto la paura della passata di
kim e l’empowerment francamente dove
magari dovevano la migrazione come ho
detto che le donne le segue soltanto su
internet twitter
così ho preso così se magari appena
tornato da marte ha fatto giretto e non
era lucidissimo insomma posso provare a
mettere una foto dei miei in costruire
nella quarta te la senti fantastico la
storia straordinaria quindi davvero
bocca luminare la prossima mettono sono
curioso di vedere che cosa ti inventi
ecco questa è la grande domanda di lupo
tantissimo grazie grazie grazie [Musica]

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